giovedì 9 febbraio 2012

Risvegliarsi domani

Il tempo si distende
su sottili distese d’ipocrisia;
mentre battiti di cuore attenuano lor’ sentire.
Universi paralleli si rincorrono senza mai trovarsi,
l’aurora si tinge si sfavilli cosmici
e l’essere ha paura solo di se stesso.

L’odio di animi esausti
si riversa in campi di solitudini e malinconia;
le certezze di ere passate,
si tramutano in scusa accusatrici funesti;
ogni parola scatena tempesta,
anche se non vi è vento in esse.

Ed è notte in culture ormai sepolte;
libero il pensar rinchiuso già da tempo;
si appassisce ogni esula speranza.

Qual è il domani del nostro risveglio?

venerdì 27 gennaio 2012

Cadenze Temporali

I cancelli della perdizione
si chiudono dietro sguardi increduli;
rugiada del mattino
bacia corpi nudi e sfatti;
riversi in campi di malinconia.
Cuori che battono il loro essere,
consumano le ultime gocce d’adrenalina,
il silenzio di mondi lontani
prende forma nel suo essere peggiore: paura.



Sublimanti aurore
si tingono d’odio;
lune si riversano in rifugi sommersi,
dove cieli stellati,
indicano la via verso quell’amplesso chiamato infinito.



Camere buie,
diventano certezze dove riversare le emozioni più nascoste.
Una flebile luce illumina la mente
e  suoni si sentono tutt’intorno;
l’essere assuefa i suoi sensi,
con tormenti alcolici divini;
ogni secondo che cade dal piano temporale;
rinasce in attimi di vita vissuta
sottoforma di deliri mentali chiamati ricordi.



Tutto si assuefa di amplessi femminili
e li dove la mente devasta con il suo essere;
nascono speranze di vita migliore,
rubate a sogni troppo spesso disfatti.

Il silenzio ritorna a riempirsi di rumori;
ed è nuovo inizio nella mia mente.

mercoledì 25 gennaio 2012

Questa città


Vivo in questa città;
dove il presente mescola il suo essere
ad un passato fatto di bellezza maestosa;
nel ricordar’ suggestionevoli rievocazioni
di dolorose battaglie;
il cammin’ tracciato fino a noi venuto,
storie di giorni di questo eterno forte.


Vivo in questa città;
terra di lavoro e mani
e braccia forti.
Distese che donano ciò che natura crea;
mentre il rombo di arcigni ingegni forzuti
si perde nell’aria verso remote destinazioni già note.


Vivo in questa città;
sdraiata al cospetto di monti di frontiera;
dove Re e Cristi in terra segnavano confini con spade e sangue versato.
Dove tesori ora sono leggende che si perdono nei tempi.


Vivo in questa città;
calorosa con il mio essere;
desiderio di un infanzia ormai passata,
ed ora dimora eterna del mio amore.